Nell’ambito del programma “I martedi del GFG, un grande fotografo al mese” il 16 Febbraio presso l’Auditorium di via Vismara 2 a Garbagnate, alle ore 21 sarà di scena Cristina Garzone.
Cristina nasce a Matera e risiede a Firenze, si dedica da anni alla fotografia amatoriale con predilezione per il reportage.
Nel 2000 approda al “Centro Sperimentale Di Fotografia” di Prato, dov’è nata la sua passione per la fotografia affinando l’aspetto tecnico di questa disciplina, nonchè il linguaggio di questa arte.
Invitata a partecipare a competizioni fotografiche italiane ed estere, ha riscosso negli anni innumerevoli e prestigiosi riconoscimenti fra cui il 1°Premio nel prestigioso Concorso “3° Emirates Photographic Competition” in Abu Dhabi nel 2010.
Le sue mostre personali hanno fatto parte di manifestazioni ufficiali in tutta Italia e all’estero; Recentemente ha conquistato il Grand Prize nell’8a edizione dell’ “Emirates Award of Photography” in Abu Dhabi, prima assoluta fra 8500 partecipanti di 58 paesi con 36000 foto in concorso con il portfolio “Pellegrinaggio a Lalibela”. Nel 2014 la Rivista “DOVE” Del Gruppo Rizzoli Corriere della Sera, pubblica una sua foto realizzata a LALIBELA.
Nel 2010 le è stata conferita l’onoreficenza AFIAP (Artiste de la Federation Internationale de l’Art Photographique) e, nel 2011, ha conseguito l’onoreficenza di EFIAP ( Excellence FIAP ). Nel 2011 la FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) le ha conferito l’onorificenza di AFI (Artista della Fotografia Italiana). Nel 2013 le è stata conferita l’onoreficenza di EFIAP/b, mentre nel 2015 le è stata conferita l’onoreficenza di EFIAP/s.
In una sua recente intervista, ha spiegato così la sua fotografia: “Quello che mi è sempre piaciuto ritrarre con i miei scatti sono le persone, che si trovano nel loro ambiente dove vivono, lavorano, studiano, pregano etc., per riuscire in questo, ho bisogno di avvicinarmi con pazienza ed umiltà e provare a stabile un rapporto amichevole con i soggetti, farli sentire sempre a loro agio, cercando di catturare la loro migliore espressione, che poi è sempre quella più naturale, nella loro dignità e mai nelle tragedie. “
L’occhio attento del fotografo spazia in quelle realtà tanto diverse dalle occidentali, ne carpisce i segni in virtù del proprio vedere e sentire l’umanità, piega colori ed espressioni al volere del suo essere reportagista conferendo, al proprio lavoro, non solo valenza estetica, ma anche e principalmente contenutistica e descrittiva, capace di parlare all’anima e sempre in funzione della buona narrazione fotografica.
L’accostamento del colore in ogni sua eccezione nei vari contesti etnici, sono gli elementi che motivano Cristina Garzone a continuare la ricerca di nuovi particolari di vita quotidiana nel segno della buona fotografia.