Il Gruppo Fotografico Garbagnatese organizza per Venerdì 20 Novembre alle ore 21 un incontro virtuale, aperto a tutti, con il fotografo Fulvio Ferrua sulla piattaforma GoToMeeting. Di seguito le specifiche per potersi collegare:
Incontro con Fulvio Ferrua
ven 20 nov 2020 21:00 – 22:30 (CET)
Partecipa alla riunione da computer, tablet o smartphone.
https://global.gotomeeting.com/join/581643381
Codice accesso: 581-643-381
È la prima volta che usi GoToMeeting? Scarica subito l’app e preparati all’inizio della tua prima riunione: https://global.gotomeeting.com/install/581643381
Note biografiche
Fulvio Ferrua, leva 1960, alessandrino, ho iniziato ad occuparmi di fotografia appena guadagnate le prime lire per acquistare una fotocamera, una gloriosa Nikon FM.
Era il 1983 e la mia esigenza primaria, dal punto di vista fotografico, era la semplice documentazione delle mie escursioni in Alpi, giacchè l’alpinismo è sempre stata la mia passione principale. Per diversi anni ho accumulato montagne di diapositive, rifugi, sentieri, laghi, torrenti, nevai, ma non c’era sino a quel momento l’idea di quello che realmente poteva essere per me la fotografia.
Dopo aver consumato centinaia di rullini un bel giorno la mia fotocamera è rimasta chiusa in un cassetto e non ne ho sentito la mancanza per almeno cinque anni. Nel 2006, con l’avvento delle prime fotocamere digitali di buon livello, preso da pura curiosità, ne ho acquistato una. Ricominciando a fotografare mi sono reso conto che la fotografia per me non era più semplicemente descrittiva, ma era diventata un modo di guardarmi attorno alla ricerca di emozioni che potevano scaturire sia dal paesaggio che da un oggetto. Era la ricerca di un confronto molto intimo con l’esterno, era cambiato totalmente lo scopo.
In quegli anni mi ero trasferito nel Monferrato ed in breve tempo mi sono reso conto della bellezza e della particolarità di quei luoghi. Vivendolo quotidianamente il Monferrato è presto diventato uno dei miei soggetti prediletti. Tra colline e vigneti ho scoperto luci e colori che mi hanno fatto innamorare.
E’ nata una simbiosi, lì mi sento a casa. Quando mi sento stanco o triste vi trovo rifugio e conforto. La fotografia a questo punto è diventata un mezzo per registrare queste sensazioni non solo visive e per comunicarle agli altri.
Spesso nelle mie fotografie uso gli alberi e gli inevitabili filari perché sento di assomigliare a loro. Come loro assisto al passare delle stagioni e con loro sto invecchiando.
Amo camminare tra le vigne con qualunque condizione metereologica, sentire il vento e cercare di fotografarlo, vedere la fine del giorno e anche oltre.
In realtà non mi limito al Monferrato, continuo a fotografare montagne e quando posso viaggio. Nel 2018 ho avuto l’opportunità di andare in Islanda e nel 2019 in Perù, spero di poter fare altro prossimamente…
Come ogni fotografo che abbia davvero la voglia di comunicare da anni espongo le mie foto dove ho l’opportunità di farlo, ma non sono assolutamente un fotografo ‘mostraiolo’ perchè la fotografia per me resta prevalentemente un fatto personale, molto intimo.
Non amo nemmeno definirmi un paesaggista, già che negli anni ho imparato che lo stesso intento e gli stessi principi usati per fotografare paesaggi possono essere impiegati anche nella macrofotografia, nello still life, nella foto di strada e, perché no, anche nel ritratto, anche nella fotografia più concettuale.
A questa diversificazione mi hanno portato anche gli eventi che recentemente mi hanno indotto a cambiare attività. Infatti dopo decenni di lavoro dipendente ho avviato l’attività di fotografo professionista ed ora, purtroppo, non fotografo solo quello che mi è più affine.
Potrei affermare che il Monferrato per me è stato un luogo di partenza grazie al quale ho trovato lo stimolo per vedere e fotografare altro. Ho però la fortuna di abitarci e quindi mi ci rifugio appena posso o ne sento l’esigenza.
Riassumendo il tutto in una sola frase:
Tutto è paesaggio, niente è solo paesaggio.
Mostre personali:
2006 – La montagna nel cassetto
2007 – La via di casa
2008 – Guardando Venezia
2009 – Timebreaker
2018 – Fotografando il vento (viaggio in Islanda)
2019 – Sin nombre (viaggio in Perù)
2020 – Come un film in bianco e nero
Organizzo poi diverse esposizioni in occasione di feste e sagre nei vari
paesi della zona.